Piano Americano e Primissimo Piano...
esercizio pratico sui PIANI
Ho preso a prestito la tavola di un autore giapponese per mostrare agli allievi un buon utilizzo dell'alternanza delle inquadrature al servizio della chiarezza senza "voli pindarici" o inutili azzardi
nel CONDOMINIO
e raccontami, per ognuno con una sola vignetta, perché stanno
facendo impazzire il resto degl 'inquilini?
LA SCELTA DI MOMENTO N.2
il fumettista deve scegliere quali sono i momenti importanti da mostrare come fossero delle fotografie (MUTE!) da allineare una dietro l'altra in modo da far capire (solo con esse) qual è lo svolgersi dei fatti...
Ma ovviamente: le fotografie del fumettista sono i suoi disegni!
Immaginiamo questa piccola "situazione":
Un bambino cammina per una strada di campagna. Improvvisamente trova una bottiglia di vetro con dentro un foglietto arrotolato. Toglie il tappo di sughero, srotola il foglietto e legge il bizzarro messaggio che vi è scritto: "recati nel cimitero davanti a te, cerca la tomba con un corvo di pietra; metti il foglietto nella bocca del corvo, chiudi gli occhi e conta fino a 5...". Purtroppo la frase s'interrompe proprio là!
DIVIDIAMO LA SCENA IN AZIONI
- 1) il bambino cammina in una strada di campagna
- 2) vede una bottiglia
- 3) la raccoglie
- 4) c'è un foglietto arrotolato all'interno
- 5) stappa la bottiglia
- 6) tira fuori il foglietto
- 7) srotola il foglietto
- 8) legge il bizzarro messaggio
le prime due domande che ti devi fare sono:
- quante vignette mi servono per spiegare ogni azione?
- le azioni dell'elenco le devo per forza disegnare tutte?
LA SCELTA DI MOMENTO
Sapete perché il lavoro del fumettista è una sfida? Perché deve compiere continuamente delle scelte, sempre in nome della chiarezza e dell'efficacia.
Deve dunque perseguire la scelta migliore ogni volta che disegna ciascuna vignetta! Non spaventatevi miei giovani aspiranti fumettisti: spesso suddetta scelta è obbligata, scontata e viene da sé...
Ricordiamoci sempre che il fumettista non è un animatore che può contare sul movimento per mostrare il compiersi di ogni singola azione, perciò deve scegliere un solo istante (tra i diversi possibili!), un solo "fermo immagine". Quello più rappresentativo, cioè chiaro ed efficace.
COSA CE NE FACCIAMO DI 2 SOLE VIGNETTE???
Cosa possiamo dire, cosa si può raccontare, quali informazioni diamo al 'povero lettore' con due sole vignette? In realtà le risposte alle quali il fumettista non può sfuggire sono quelle tre elementari che qualunque spettatore/ascoltatore/lettore pretenderebbe di sapere dal suo "raccontatore":
- cosa è successo?
- chi è stato?
- perché lo ha fatto?
Ve lo dico subito: eludere anche una sola di queste domande può essere voluto ed efficace in alcuni casi, ma non può funzionare per tutto il tempo. Prima o poi "i nodi vengono al pettine". Il lettore vuole sapere, anzi meglio, il lettore vuole capire (cribio se ne ha il diritto!).
Basta poco il lettore per perderlo: vi perdona forse il primo punto interrogativo, ma al secondo, terzo vi volterà le spalle e riconquistarlo potrebbe essere impossibile. 😱
basta chiacchiere e vediamo l'esercizio sottoposto ai miei allievi
L'ARTE SEQUENZIALE E IL TEMPO CHE PASSA...
Muovendosi da una vignetta all'altra, il lettore assiste allo scorrere del tempo. Quanto tempo passa e il ritmo lo decide il fumettista! Deve cioè accompagnare il suo lettore dentro la storia e fare di tutto per evitare che ciò che racconta sia confuso e noioso
il GUTTER vale a dire lo spazio bianco tra una vignetta e l'altra
è con il GUTTER che il fumettista chiama il suo lettore a partecipare a completare ciò che non viene mostrato.spesso il tempo che decidiamo di far passare tra una vignetta e l'altra è minimo come nell'esempio qui sotto...
il fumetto nelle biblioteche?
3^ edizione PAGANICOMIX
Un grazie al Comune di Paganico Sabino che ha messo a disposizione la sala consiliare dove si è tenuta la 3^ edizione del laboratorio di Fumetto aperto a bambini e ragazzi della valle del Turano.







































